Cinque mesi dopo l’ acquisizione per 510.000 euro da parte dei titolari di Card Off, un’ azienda francese di gestione dei pagamenti online, la storica testata francese (fu fondata nel 1944) rinasce dalla cenere e volta decisamente pagina.
La rivista online uscirà fra qualche giorno, alla fine di marzo – scrive  Fabienne Schmitt su Les Echos -, sarà battezzata  “l’e-mag de ‘France Soir’ “, e sarà disponibile su tablet (inizialmente solo su iPad) il venerdì alle 18 al prezzo di 1,89 euro.
La redazione sarà composta da una decine di persone, dirette da  Dominique de Montvalon, ex redattore capo della sezione politica del vecchio quotidiano France Soir (una testata fondata nel 1944). Avrà una foliazione di 50-60 pagine e conterrà in particolare una grossa intervista, un dossier e una serie di articoli su argomenti in generale poco seguiti dalla stampa tradizionale, mettendo l’ accento sulle ‘’buone notizie’’.
Il progetto ha richiesto un investimento di 1,5 milioni di euro e per renderlo redditizio Philippe Mendil, Presidente di Cards Off, ha studiato un meccanismo economico del tutto nuovo nel campo della stampa.
La parte principale dei ricavi della testata infatti non verrà tanto dalla pubblicità o dalle vendite che dovrebbero costituire anzi solo il 20% delle entrate.
Ma da una sorta di ‘’negozio’’ costruito attorno agli articoli (i cui contenuti però, assicura il nuovo proprietario, saranno realizzati ‘’in piena indipendenza’’) da una équipe specifica.
In parole povere, “se si pubblica un articolo su Victoria Beckham, si potrà mettere attorno all’ articolo vari prodotti collegati all’ argomento. Delle scarpe ad esempio. In un solo click il consumatore potrà comprarle’’, spiega Philippe Mendil. Il lettore non viene quindi dirottato su un sito che vende quelle scarpe, ma, attraverso un ‘’carrello’’ France Soir, paga al giornale: il quale poi gira i soldi all’ azienda relativa trattenendosi una commissione che andrà dal 3 al 15%.
Alla rivista dovrebbe seguire verso la fine dell’ anno un quotidiano, impostato con lo stesso spirito ma con contenuti diversi.
E’ un progetto più complesso – osserva Les Echos -, che richiede 10 milioni di euro di investimenti. Ma, assicura Mendil, ‘’Cards Off non ha l’ ambizione di diventare un gruppo editoriale’’.
– – – – –
* Aggiornamento – Il modello è stato comunque già sperimentato anche in Italia, come ha raccontato qualche giorno fa Pier Luca Santoro sul Giornalaio, con  Glamour che ha lanciato Glamour Personal Shopper applicazione per smartphone che, anche in questo caso, integra contenuti editoriali e possibilità di fare shopping online.