Ads ha finalmente diffuso un dato da tempo sospirato e che nessuno voleva esplicitamente rendere noto. Si tratta del dato relativo al mese di gennaio 2013 di copie + vendite multiple + vendite abbinate nel formato digitale.
Il dato è decisamente imbarazzante ed economicamente catastrofico a parte le prime testate.
di Vittorio Pasteris
Il quotidiano più venduto in formato digitale è il Sole 24 Ore con 46.190 copie. Si tratta ovviamente di una testata di tipo particolare e di un tipo di lettori a loro volta particolari che usano la testata per informazione e news, ma anche per consultazione professionale.
Vengono poi Repubblica e Corriere, vicinissimi sopra le 45 mila unità vendute. Poi occorre scendere alle 15 mila copie per trovare la Gazzetta dello Sport e poi a quasi 10 mila per il Fatto Quotidiano.
Dal Fatto a scendere la situazione diventa imbarazzante con La Stampa quasi raggiunta dall’Unione Sarda e con poi Gazzettino e Messaggero con sempre meno copie.
Se questa situazione non cambia nel breve periodo, e non sappiamo come, è ben difficile pensare alla sostenibilità di medio e breve periodo di buona parte delle testate.
Tabella 1: vendite digitali
La situazione non migliora ovviamente se si analizza il tasso di conversione digitale delle testate ovvero il rapporto fra le vendite cartacee e quelle digitali. Corriere della Sera e Repubblica si stanno muovendo bene, Il Sole 24 Ore addirittura vende in formato digitale quasi un terzo di quello che vende su carta. Per il gli altri il dato è fortemente insufficiente, per alcuni quasi risibile.
Tabella 2: tasso di conversione digitale