”Il Governo ha approvato in gran segreto un testo falsamente presentato come una legge che garantisce a chiunque accesso assoluto alle informazioni in possesso dell’amministrazione e si guarda bene dal pubblicarne il testo.
Sarebbe bello conoscere il romanziere dalla cui penna è uscito questo piccolo capolavoro della letteratura tragicomica istituzionale per potersi complimentare con lui.
Nelle more, però, non resta che suggerire ai politicanti protagonisti della straordinaria pièce teatrale di vergognarsi”.
E’ così che Guido Scorza, avvocato ed esperto di diritto della Rete, commenta sul suo blog su Wired  l’ ennesima ‘’bufala’’ del Governo Monti.
Governo che continua a invocare il Foia (la legge che, in centinaia di Paesi al mondo, riconosce a chiunque il diritto di accedere ad ogni informazione in possesso della pubblica amministrazione e degli enti da essa controllati senza bisogno di avere, a tal fine, uno specifico interesse come, per contro, sin qui, previsto dalla disciplina italiana) per il Decreto approvato venerdì da Palazzo Chigi che col Foia, invece, continua a non aver niente a che vedere.
Scorza ricostruisce i  fatti, in modo asettico, fatti che – spiega – riescono a ‘’tratteggiare il carattere tragicomico di quanto avvenuto più di milioni di parole’’. Fino al colpo di scena di venerdì.
Quando il Governo,
senza averne informato nessuno e senza neppure inserire la questione all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, approva, a sorpresa, il testo del Decreto – più o meno, a quanto si è appreso, nella versione già nota – torna a definirlo “FOIA†nel comunicato stampa con il quale se ne annuncia il varo e, ancora una volta, si guarda bene dal pubblicarlo.
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Sintesi: il Governo ha approvato in gran segreto un testo falsamente presentato come una legge che garantisce a chiunque accesso assoluto alle informazioni in possesso dell’amministrazione e si guarda bene dal pubblicarne il testo.