Tanto che quasi la metà degli intervistati (48,8%) temono di perdere il posto nel corso del 2013.
Un quadro che, secondo il sito Clases de periodismo è collegato alla situazione critica o ‘’molto critica’’ del settore quest’ anno e con i massicci licenziamenti di giornalisti, come è accaduto a El Paìs.
Uno degli aspetti rilevanti della Ricerca è il fatto che solo il 5% del campione afferma di ricevere una remunerazione mensile uguale o superiore ai 2.000 euro (2.700 dollari Usa), contro il 44% che racconta di guadagnare meno di 500 euro (677 dollari).
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Il futuro online
Per l’ 82% del campione, i media online continueranno a crescere a danno della stampa scritta, e l’ 8% ritiene che quest’ ultima soffrirà quest’ anno perdite ancora maggiori.
L’ uso delle reti sociali è considerato ‘’importante’’ o ‘’molto importante’’ per il lavoro giornalistico per il 78% degli intervistati. Le più usate sono Facebook e Twitter, seguite da LinkedIn e YouTube. Questi strumenti sono usati maggiormente per la diffusione di contenuti (92,5%), contatti con colleghi (85%) e documentazione (52,5%).
I blog invece sono stati messi in secondo piano: solo l’ 8% dei giornalisti intervistati ammette di averne uno come strumento di svilupp professionale o per hobby.