In Danimarca un corso di formazione in giornalismo costruttivo
I metodi usati nella risoluzione dei conflitti applicati al giornalismo, per renderlo più costruttivo.
E’ il profilo di un Corso di formazione messo a punto alla Danish School of Media and Journalism e coordinato da Catherine Gyldensted, giornalista di professione, e Malene Bjerre, specialista in risoluzione dei conflitti.
La prima sessione – racconta Courantpositif – si è svolta a gennaio. Allievi 16 giornalisti, due terzi dei quali donne, che scrivono prevalentemente su giornali regionali; 290 euro la tassa di partecipazione;  più domande che posti disponibili. La secondo sessione si terrà a maggio.
 «L’ obbiettivo del corso è di costruire delle nuove competenze e di sensibilizzare la professione, favorendo in questo modo un trattamento più solido e costruttivo dell’ informazione’’, spiega Catherine Gyldensted a Positive News. I partecipanti sono invitati a rimettere in questione i loro presupossti e i loro metodi, a volte troppo meccanici, di ricerca e di trasmissione delle notizie. L’ idea è di acquisire più prestigio di fronte a una determinata posizione e per otterlo le due coordinatrici si basano anche sulla cosiddetto tecnica Arbinger, utilizzata proprio nella risoluzione dei conflitti. .
« C’ è un interesse crescente per quella che io chiamo ‘ intervista costruttiva’ in cui si sottolineano le soluzioni di una problematica e si mettono in luce l’ impegno e la collaborazione delle persone che si sforzano di risolvere la situazione. E’ diversa da quella che possiamo definire ‘intervista-alla-vittima’ ampiamente diffusa» spiega Catherine Gyldensted.
In questo approccio cambia anche notevolmente il rapporto con il lettore. Trattato dall’ informazione tradizionale come un soggetto passivo e impotente, il lettore deve invece essere integrato dai giornalisti come una parte importante della società e avvicinato il più possibile all’ argomento trattato, presentando le notizie più da vicino e in maniera positiva.
Titolare di un master in psicologia positiva, Catherine Gyldensted si batte da tempo per un nuovo trattamento dell’ informazione, ha creato nel 2011 una pagina Facebook intitolata  « Science of Good News » e il mese scorso ha fondato con  Malene Bjerre  la « Danish Society for Constructive News ».