La diffusione online dei quotidiani francesi compensa ormai quasi del tutto le perdite della carta
La vendite dei giornali su carta in Francia continuano inesorabilmente a calare (vedi  qui  e  qui ), ma che accade con le edizioni digitali?
Erwann Gaucher esamina l’ andamento delle cose partendo dal caso limite del Belgio,dove il quotidiano le Soir pur continuando a soffrire nelle edicole – meno 4,63% nel 2012 (74.607 copie in media contro le 78.226 del 2011) vede la sua diffusione digitale, attraverso gli abbonamenti, fare un balzo in avanti di quasi il 400%, passando da 1.178 a 4.517 copie al giorno.
Il calcolo è semplice: di fronte a 3.619 copie cartacee perdute al giorno nel 2012, Le Soir ha guadagnato 3.339 copie digitali. L’ aumento dell’ online copre quasi interamente le perdite della carta e, visto il margine di crescita sul versante online, si può prevedere che nel 2013 le curve si incroceranno.
Libération raddoppia le sue vendite online del 2012
In Francia, osserva Gaucher, anche a Libération le vendite digitali esplodono. Nel 2011, il quotidiano diretto da Nicolas Demorand vendeva in media 4.597 copie digitali al giorno. Nel 2012, sono quasi raddoppiate raggiungendo le 8.899 copie, con una crescita di 4.302 copie/giorno. Nello stesso tempo le vendite dell’ edizione su carta sono scese di 4.445 copie. Anche qui l’ aumento del digitale compensa quasi il calo della carta.
Il Figaro resta in nero… grazie al digitale!
Stesso andamento al Figaro, che ha registrato un balzo delle vendite digitali del 127% con 7.273 copie al giorno, con una crescita di 4.076 copie. Il fenomeno è interessante anche perché – spiega Gaucher – consente al Figaro di essere uno dei pochi quotidiani nazionali a chiudere il 2012 con un saldo positivo. Se infatti avesse dovuto contare solo sul cartaceo, il giornale di Serge Dassault avrebbe chiuso l’ anno in leggera perdita (323.170 copie vendute al giorno contro 326.170 del 2011). Con l’ aumento delle vendite nel digitale registra invece un lieve aumento.
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Le Monde ampiamente in testa per vendite online
Il fenomeno è ancora più notevole nel caso di le Monde. Il quotidiano della sera supera nettamente i suoi concorrenti visto che le sue vendite digitali (25.820 copie al giorno) rappresentano già l’ 8,2% delle sue vendite globali: al Figaro sono solo il 2,2% e à Libé il 7,2%.
Ma nonostante questo le 8.957 copie digitali vendute in più nel 2012 rispetto al 2011 non bastano a compensare le 15.996 copie su carta perdute nello stesso periodo. Le Monde insomma è in testa alla classifica dei quotidiani nazionali nel campo delle vendite digitali, ma resta saldamente nel gruppo delle testate che perdono molto nella carta.
Anche nel caso degli altri quotidiani nazionali gli aumenti del venduto nel settore digitale sono su percentuali a due cifre:
– Les Echos : 9.757 copie al giorno  (+50,4%)
– La Croix : 2.885 copie (+ 327%)
– L’ Equipe : 3.017 copie (+28%)
Solo  L’ Humanité e, più stranamente, Aujourd’hui en France, sembrano aver perduto totalmente l’ occasione digitale: 4 copie soltanto per il primo e 58 per il secondo (contro 2 del 2011!)
Il 2013 dovrebbe dunque essere decisivo.
Se i quotidiani nazionali francesi riusciranno a frenare un po’ il calo delle vendite della carta continuando a far lievitare quelle digitali, come le cifre ancora modeste degli ultimi incrementi farebbe pensare, la maggior parte di queste testate dovrebbero abbastanza nettamente compensare col digitale le vendite della carta.
Non il Perù, certo, ma un inizio di monetizzazione del digitale potrebbe forse essere alla portata di tutti…