I media devono dichiarare davanti a tutti qual è la loro posizione. È necessario un controllo che protegga allo stesso modo la libertà individuale e quella della stampa.  ” Vanno costruiti dei ponti – conclude Rajan – e deve emergere un compromesso. E questo va fatto in pubblico, il tempo scorre”.
Il Telegraph torna sull’ argomento a inizio anno, quando viene presentato il rapporto della UE:Â Â “A free and pluralistic media to sustain European democracy”. Â Quello che emerge leggendo il post di Bruno Waterfield, sono due forze opposte: da una parte il rapporto dell’ UE secondo cui ogni paese europeo dovrebbe dotarsi di un Council dei media singolo e indipendente, e che elogia il rapporto Leveson e le sue raccomandazioni. Dall’ altra le parole del portavoce del Dipartimento della cultura, che afferma: Â “Non abbiamo intenzione di permettere all’ Europa di regolamentare i media britannici. E’ molto chiaro che, come si legge nel report Leveson, ci si aspetta che l’ industria dei media inglesi implementi una propria regolazione dura, indipendente”.
Anche l’Unione Europea ha espresso la sua posizione nei confronti del rapporto Leveson. Ecco alcune significative citazioni dal rapporto.
“There is a understandable  preference in media organisations for some form of self-regulation as opposed to regulation from outside, because of the ever-present danger of censorship….”
“C’è una preferenza comprensibile  nei media per una forma di auto-regolazione e l’ opposizione  a una regolazione dall’ esterno a causa della perenne minaccia dell’ azione della censura…”
” The recently relased leveson report … has offered overwhelding evidence as to the multiple ways in which this self-regulation has nt just been interpreted as no regulation, but has led to gross abuses …”
“Il recente Report Leveson ha offerto una prova schiacciante  dei molti modi in cui questa autoregolamentazione non solo è stata interpretata come assenza di regolamentazione  ma ha permesso grossi abusi…”
“… the urgent nedd for supervisory body that can and do act, instead of being supervispry in name only.”
“…il bisogno urgente  per degli organi supervisori che possano e debbano agire, invece che esistere solo di nome”
“… Media organisations themselves …by being more proactive in matters of self-regulations.”
“…i media essi stessi… essendo maggiormente proattivi nell’ autoregolarsi.”
” The EU should be considered competent to act to protect media freedom and pluralism at State level…”
“L’ Unione Europea dovrebbe essere considerata competente nel campo della protezione della liberà e del pluralismo dei media a livello statale…”
” All EUcountries should have independent media councils with a politically and culturally balanced and socially diverse membership. Nominations to them should be transparent, with builtâ€in checks and balances. Such bodies would have competences to investigate complaints, much like a media ombudsman, but would also check that media organisations have published a code of conduct and have revealed ownership details, declarations of conflicts of interest, etc. Media councils should have real enforcement powers, such as the imposition of fines, orders for printed or broadcast apologies, or removal of journalistic status. The national media councils should follow a set of Europeanâ€wide standards and be monitored by the Commission to ensure that they comply with European values.”
” Ogni stato membro dovrebbe avere un consiglio indipendente sui media, con una composizione politicamente e culturalmente equilibrata e un pluralismo di rappresentanza sociale. Questi organi dovrebbe avere competenza a svolgere indagini sulle segnalazioni , proprio come un difensore civico dei media, ma anche controllare che media ed editori abbiano elaborato dei codici di condotta e mostrato i dati relativi alla proprietà , dichiarazioni di conflitti di interesse, ecc. Questi Council dovrebbero avere poteri reali, come l’ imposizione di multe, l’ obbligo di pubblicazione di scuse o la facoltà di rimozione dello status giornalistico.  Questi Organi a livello nazionale dovrebbero attenersi a più ampi standard europei e essere monitorati dalla Commissione per assicurare che si attengano ai valori europei.”
Le raccomandazioni della  Leveson Inquiry e quelle dell’UE  non troveranno una soluzione tanto in fretta ed è certo che non è affatto semplice individuare quella via di mezzo che auspicava Rajan sull’ Indipendent, quando sono coinvolti i principi alla base dell informazione e i diritti delle persone.
Ciò che è importante sottolineare,  e che deve arrivare ai tanti sordi nei media italiani, è che in Gran Bretagna hanno avuto la capacità e il coraggio di scoprire la malsana abilità dei media di essere giudici di se stessi e delle proprie azioni.