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La ‘’narrazione tossica’’ (per la verità) della vicenda dei ‘’due Marò’’

‘’Una delle più farsesche ‘narrazioni tossiche’ degli ultimi tempi è senz’ altro quella dei “due Marò” accusati di duplice omicidio in India. Fin dall’ inizio della trista vicenda, le destre politiche e mediatiche di questo Paese si sono adoperate a seminare frottole e irrigare il campo con la solita miscela di vittimismo nazionale, provincialismo arrogante e luoghi comuni razzisti’’.

E’ così che Giap, il blog della Fondazione Wu Ming, introduce la pubblicazione di una ampia inchiesta in cui un giornalista italiano, Matteo Miavaldi, che vive in Bengala ed è caporedattore per l’ India del sito China Files, ‘’ha seguito gli sviluppi del caso leggendo in parallelo i resoconti giornalistici italiani e indiani, verificando e approfondendo ogni volta che notava forti discrepanze, cioè sempre’’.

 

Verso Natale – racconta Giap – ,

 

la narrazione tossica ha oltrepassato la soglia dello stomachevole, col presidente della repubblica intento a onorare due persone che comunque sono imputate di aver ammazzato due poveracci (vabbe’, di colore…), ma erano e sono celebrate come… eroi nazionali. “Eroi” per aver fatto cosa, esattamente?

Insomma, abbiamo chiesto a Miavaldi di scrivere per Giap una sintesi ragionata e aggiornata dei suoi interventi. L’articolo che segue – corredato da numerosi link che permettono di risalire alle fonti utilizzate – è il più completo scritto sinora sull’argomento.

 

Si tratta di un lungo e documentato articolo che in parte si rifà a un servizio pubblicato l’ 11 novembre scorso su China Files in cui Miavaldi ricostruiva il caso Enrica Lexie,  ‘’sfatando – come lui stesso osserva – una serie di fandonie che una parte consistente dell’ opinione pubblica italiana reputa verità assolute, prove della malafede indiana e tasselli del complotto indiano’’.

 

Un esempio di scuola di quello che nel nostro paese una stampa indipendente avrebbe dovuto fare e invece non ha fatto.