Il 27,7% dei laureati in giornalismo avrebbero voluto scegliere un altro tipo di lavoro invece di quello che hanno fatto: lo ha rilevato un sondaggio condotto negli Stati Uniti dalla University of Georgia, che ogni anno elabora uno studio sui laureati in giornalismo e comunicazione .
Per quanto riguarda i salari, i laureati che lavorano per il web sono secondi solo a quelli impiegati nelle agenzie governative .
La percentuale dei ”pentiti”, come mostrato il grafico qui accanto, non è cambiata molto dal 1999, ma nel 2012 è aumentata di 1,5 punti rispetto al 2011, dal 26,2 al 27,7%.
I picchi di ‘’pentimento’’ sono stati comunque raggiunti nel 2009 (31,8%) e negli anni 2002 e 2008 (31,6%).
Secondo l’ indagine, un laureato su 20 arriva al giornalismo senza mai avere programmato di fare quel lavoro.
Lo studio – aggiunge 233grados.com – mostra anche altri risultati interessanti, come i salari medi dei professionisti negli Stati Uniti (vedi tabella sopra). Il laureato in giornalismo nel 2012 si è attestato su una cifra vicina ai 32.000 dollari all’ anno (aggiornamento: 10.000 euro in meno rispetto ai salari di ingresso in altri campi), e il salario è aumentato costantemente negli ultimi dieci anni (nel 2003 lo stipendio medio era di 26.000 dollari).
I giornalisti con laurea di secondo grado raggiungono invece una media di 40.000 dollari, una cifra che è rimasta a livelli simili dal 2007.
I laureati in giornalismo che in media guadagnano di più sono quelli che lavorano per agenzie governative  – 36.000 dollari -, come si vede nella tabella qui sopra. Mentre il salario medio più basso è quello che si riceve nei settimanali. Al secondo posto, a 35.000 dollari (3.000 sopra la media) quello di chi lavora nel web.