Una testata Usa raccoglie fondi per comprare delle prove contro un sindaco. Ma è corretto?
Domenica mattina (ultimo dato disponibile), avevano raggiunto 63.500 dollari. Ora mancano otto giorni per arrivare all’ obbiettivo di 200.000 dollari. Servono a comprare un video (di non chiara provenienza) che conterrebbe le prove per incastrare in maniera inequivocabile il sindaco di Toronto, Rob Ford, persona già molto chiacchierata, che nel filmato verrebbe immortalato mentre consuma cocaina e dà del ‘’frocio’’ al leader del partito liberale canadese Justin Trudeau.
E’ stato Gawker, un famoso blog americano, a ricorrere, tramite Indiegogo –  sito utilizzato per raccogliere soldi —, a questa operazione di crowdfunding che sta suscitando forti polemiche.
Fra gli altri, Paidcontent si chiede se il sito non si sia spinto troppo in là e se questa operazione (”Rob Ford Crackstarterâ€) non stia aprendo un nuovo capitolo nella storia centenaria di quello che inglesi e americani chiamano check-book journalism, il giornalismo fatto col libretto degli assegni.
La mossa di Gawker – scrive Jeff John Roberts su Paidcontent – fa sorgere delle questioni etiche molto rilevanti. Primo, se abbattere dei sindaci che fumano crack è chiaramente una cosa di pubblico interesse, è meno chiaro se sia accettabile, per mandare avanti una inchiesta, pagare persone che hanno probabilmente compiuto dei crimini.
E mentre il giornalismo a pagamento (delle fonti) è in piedi da decenni, il fatto che ora si rivolga al pubblico dei lettori rischia di avere delle conseguenze impreviste.
Fino ad ora, il giornalismo finanziato con contributi dei cittadini è stato in gran parte praticato da organizzazioni come ProPublica che ha fanno inchieste su argomenti come la salute pubblica o la compravendita di voti. Ma siamo pronti a un suo utilizzo per finanziare testate di gossip come TMZ in cui chiunque può mettere soldi per spiare nella vita privata di qualche vip?