Dai giornalisti (of) al giornalismo (for).
E’ un ulteriore segno che la crisi dell’ ideologia del monopolio dell’ esercizio del giornalismo da parte dei giornalisti ‘’ufficiali’’ sta producendo dei contraccolpi reali.
La proposta è stata accantonata per ora – spiega Jimromenesko -, ma in ogni caso segna un passaggio importante perché,al di là degli aspetti nominali, coinvolge questi di fondo: cambia il nome perché cambiano gli obbiettivi: sostenere e promuovere i principi del giornalismo piuttosto che le persone che svolgono quell’ attività .
La risoluzione rappresenta anche una risposta alla senatrice democratica della California Dianne Feinstein, secondo cui, come riporta Truth-out.org (un sito della sinistra radicale americana), la nuova legge-scudo in discussione al Colngresso dovrebbe assicurare protezione solo ai giornalisti ‘’pagati’’.
La risoluzione presentata al congresso della SPJ afferma fra l’ altro:
Il nome della SPJ non riflette appieno la sua attuale composizione, in quanto molti membri – anche del consiglio direttivo – non sono giornalisti professionali;
CONSIDERANDO che un nome che invochi l’ adesione di una più ampia comunità di sostenitori darebbe alla SPJ più potere di lobbying con i legislatori, che attualmente non sono particolarmente bendisposti nei confronti della libertà di stampa;
PREMESSO che il nome “Society of Professional Journalists”, suggerisce che c’ è o dovrebbe esserci anche un gruppo che rappresenta i giornalisti non professionali;
SI DELIBERA di modificare il nome della SPJ con quello di ‘’Società per il giornalismo professionale’’ appena sarà possibile.
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Lo statuto della SPJ (un tempo nota come Sigma Delta Chi) indica come obbiettivo  la difesa del Primo emendamento della costituzione americana e della libertà di stampa e la promozione di standard elevati e di un comportamento etico nella pratica del giornalismo. Ha quasi 9.000 associati, divisi in 300 sezioni in tutti gli Stati Uniti.