L’ Osservatorio – spiega una nota – è parte integrante di una indagine conoscitiva (avviata con la delibera n. 113/14/CONS), nel cui ambito Agcom sta esaminando l’ impatto del processo di digitalizzazione sul sistema dell’ informazione, puntando a ”cogliere i mutamenti che l’irruzione di internet e il rapido cambio di scenario tecnologico stanno determinando sulla professione giornalistica e sull’organizzazione delle aziende editoriali”.
I massicci processi di digitalizzazione e dematerializzazione dei prodotti informativi classici – copntinua Agcom – stanno infatti trasformando radicalmente il sistema dell’ informazione. Si assiste, in definitiva, ad un fenomeno straordinario che rivoluziona il prodotto informativo stesso e frammenta il pubblico e le audience, mette in discussione modelli e forme di organizzazione industriale; un fenomeno, in altre parole, che investe assetti consolidati i cui effetti non sono ancora pienamente evidenti.
Con la sua indagine l’Agcom si propone di analizzare le implicazioni di ordine economico, sociale e culturale dei nuovi modelli di offerta di informazione, anche con riferimento alla parallela evoluzione delle risorse pubblicitarie.
In questo quadro, l’Autorità ritiene fondamentale acquisire il punto di vista che i professionisti dell’ informazione hanno del proprio lavoro; delle criticità , delle sfide e delle opportunità che sono connesse al cambio di scenario in corso; dell’ esigenza di definire nuovi ruoli in risposta alla crisi generalizzata del comparto della comunicazione.
L’ Osservatorio sul giornalismo nasce quindi come strumento di confronto privilegiato e diretto con i giornalisti italiani, nel tentativo di offrire un’analisi censuaria e una piattaforma di condivisione del quadro che verrà a delinearsi.