Josh Katz (sotto) nel marzo dello scorso anno era solo uno studente della Facoltà di Scienze Statistiche alla University of North Carolina. Fu allora – racconta 233grados – che aveva iniziato a sviluppare un’ applicazione basata sui dati che aveva visto in un sondaggio pubblicato dieci anni fa ad Harvard sull’ uso della lingua e dei dialetti nelle diverse zone degli Stati Uniti. A giugno aveva pubblicato una serie di mappe sul sito web dell’Università (sotto). Due mesi dopo, in agosto, era stato chiamato dal New York Times e a settembre aveva iniziato il suo periodo come borsista nella prestigiosa testata americana. (A proposito, i borsisti del NYT guadagnano 960 dollari a settimana).
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In pratica il lettore, rispondendo al questionario e scegliendo fra le varianti proposte, individua in quale zona degli Stati Uniti si parla come lui.
Josh Katz, che ovviamente è stato assunto come redattore, è il primo ad essere sorpreso dal successo che ha avuto il suo servizio, ma dice di avere una spiegazione.
‘’I dialetti sono un elemento chiave della costruzione dell’ identità delle persone – dice -. Ci dà il senso di quello che siamo e da dove veniamo’’.Â