Ora si è saputo che al momento della morte, c’ erano 14 fotogiornalisti presenti e la cosa ha scatenato in Svezia una forte polemica sull’ etica dei fotografi. (Vedi anche qui).
La scintilla è stata la pubblicazione della seconda foto, scattata dal fotoreporter Nathan Weber, in cui – spiega Politicaysociedad – lo stesso episodio viene visto da una prospettiva diversa: il cadavere della ragazza uccisa è a terra ma è circondato dai fotografi.
Tra l’altro Paul Hansen era stato al centro di altre aspre polemiche dopo la vittoria del World Press Photo nel febbraio scorso con una foto su Gaza sottoposta a sensibili ‘’ritocchi’’ con Photoshop.