Obbiettivo: diffondere ‘’le notizie che non leggerete sui vostri giornali (qualcuna si ma non a lungo). Un breve notiziario via social media e web con le notizie dal mondo’’
Saranno brevi informazioni, storie e rubriche sull’estero – racconta Redattoresociale – che consentiranno di avere un’idea di che cosa succede fuori dai nostri confini e quindi capire meglio l’Italia. Queste notizie, lanciate come “proiettili”, non avranno la pretesa di essere esaustivi ma di incuriosire, anche se su Radio Bullets si cercherà di dare spazio e approfondire settimanalmente alcuni temi, grazie al contributo di giornalisti e altri professionisti che credono che gli “esteri”, ormai fanalino di coda dell’interesse degli editori, dovrebbero riappropriarsi del loro spazio nel giornalismo italiano. Ci sono storie e persone che meritano di essere raccontate.
I podcast creati ogni giorno saranno caricati nella pagina di www.spreaker.com/radiobullets e saranno condivisibili, riutilizzabili e integrabili ogni giorno, anche come accompagnamento sonoro alle notizie scritte dagli ascoltatori. Radio Bullets si può seguire su Facebook e Twitter. Per contatti radiobullets@gmail.com
“C’è un estremo bisogno di giornalismo – si legge nell’editoriale di ieri – . Serio. Indipendente. Pulito e Approfondito. Un giornalismo che guardi dentro il mondo e lo racconti. Oggi in Italia sono molte le notizie che non si conoscono, notizie che esistono e che hanno il diritto di essere raccontate. L’Italia ha anche molti freelance, bravi, competenti, traboccanti di esperienza, sottovalutati, sottostimati e sotto pagati.
Questa radio è per noi. Se il sistema non si riesce a cambiare forse bisogna lasciarlo andare e pensare ad altro. Quello che sappiamo è che alla gente le nostre storie del mondo possono interessare, e noi siamo qui per questo. Senza fondi, senza tempo, ma anche senza padroni e senza paure.
Il giornalismo italiano è una giungla e noi abbiamo imparato a combattere in tutti questi anni. Lavoriamo per i lettori, per gli ascoltatori, per tutti quelli che credono che un lavoro fatto bene, abbia ancora un valore. Ci scusiamo se non sarà perfetto, stiamo imparando ancora, impariamo insieme a voi. Cerchiamo solo di fare informazione. Vorremmo essere quello spazietto quotidiano durante il quale le persone dimenticano se stesse e si interessano al mondo. Pensiamo che nessuna notizia dovrebbe essere dirottata dalla pubblicità , dalla politica o dalle conoscenze. Noi lavoriamo per informare” .
“Saremo i nemici mortali delle insinuazioni – concludono le autrici – , delle speculazioni, delle iperboli e delle sciocchezze. Non siamo computer che buttano fuori fatti, perché una notizia è utile solo nel suo contesto umano. Ci sforzeremo di sottomettere le nostre opinioni personali. Siamo Barbara, Alessia e tanti altri. Persone che ci credono ancora. Le nostre storie sono le nostre credenziali. Saranno proettili imbottiti di parole. Chi siamo noi per prendere queste decisioni? Decidetelo voi”.