Neutralità della Rete: Silicon Valley protesta contro le ‘’corsie preferenziali’’
Più di 100 aziende digitali hanno inviato una lettera di protesta alla Federal Communications Commission in cui si esprime allarme per il progetto di nuove regole sulla neutralità della Rete e si chiede invece all’ autorithy di proteggere il carattere aperto di Internet.
La lettera  – fra i cui firmatari figurano colossi mondiali della Silicon Valley come Amazon, Facebook, Google, Microsoft e Twitter – è stata diffusa mentre due commissari della FCC hanno esprimevano esprimevano dubbi sulla direzione tracciata dal presidente della Commissione, Tom Wheeler.
Nei piani della Fcc (Lsdi ne ha già parlato qui e  qui)  ci sarebbe la realizzazione di una sorta di “fast laneâ€, una corsia preferenziale a pagamento.
In pratica – spiega Venturebeat – si tratterebbe di accedere, pagando, a servizi più veloci o a gruppi di contenuti o servizi. È come dire che la rete verrebbe venduta a pacchetti: cioè chi paga di più ha di più.
Si creerebbe in pratica un’ internet a due velocità , un complesso di reti ad accesso differenziato a seconda di quanto pagano gli utenti e di quali offerte fanno i provider.
Nella lettera di protesta (http://engine.is/wp-content/uploads/Company-Sign-On-Letter.pdf ) le grandi aziende tech scrivono:
“secondo recenti notizie apprendiamo che la Commissione intende proporre norme che consentano ai provider telefonici di discriminare tecnicamente e finanziariamente le internet company, imponendo loro un costo per poter continuare ad offrire i loro servizi. Se queste notizie sono corrette ciò rappresenterebbe una grave minaccia per la rete.â€
E ancora:
“Invece di permettere la contrattazione individuale e la discriminazione, le regole della Commissione dovrebbero proteggere gli utenti e i fornitori di rete sia su piattaforme fisse che mobili … e rendere il mercato per l’accesso a Internet più trasparente. Le regole dovrebbero fornire certezze a tutti i partecipanti al mercato e mantenere i costi della regolamentazione bassa.â€
Secondo Usatoday, in seguito alle ondate di critiche, la FCC starebbe rivedendo il progetto, ma non è ancora chiaro in che direzione.
c. d.