Analoghe mosse si apprestano a fare la News Corp. di Rupert Murdoch e la catena (poco nota ma assai aggressiva) di GateHouse Media, mentre negli ultimi due anni l’Halifax Media Group ha fatto buoni affari, inclusa l’acquisizione di 16 quotidiani iper-locali del gruppo del New York Times Co. solo nel 2012.
Il motivo della nuova corsa alle acquisizioni? Presto detto: superata la crisi più profonda, certi giornali hanno una valutazione ridotta, si sono stabilizzati e fanno girare ancora parecchio contante. Eppure non so tutte rose e fiori, anzi. La Digital First Media sta procedendo all’ampia ristrutturazione del personale, mentre secondo l’agenzia specializzata Dirks, Van Essen & Murray quest’ondata di acquisizioni non assomiglia per nulla all’epoca pre-crisi (2005-08), quando i prezzi schizzavano alle stelle e frenetico era il ritmo dei passaggi di proprietà .
In definitiva, gli acquirenti sono tornati sul mercato ma con un approccio del tutto nuovo. «Oggi ci sono aspettative ben diverse per i quotidiani», conclude Van Essen. E ciò significa un livello assai minore sia di profitti che di crescita.