Possiamo chiamarlo “giornalismo di ricostruzione’’, riflessione attraverso il linguaggio teatrale che, propriamente, è ricostruzione e interpretazione, su fatti noti e aspetti meno noti: il punto d’incontro, insomma, è nella funzione civile che teatro e giornalismo hanno assunto fin dalle loro origini, orientati come sono alla consapevolezza dei cittadini.
Una esperienza molto interessante in questo campo è lo spettacolo Pop Economix Live Show, realizzato nell’ ambito di un progetto di racconto teatrale della grande crisi economica del 2008.
Partito nel 2011 con lo spettacolo Pop Economy, oggi si è evoluto nella seconda versione (Pop Economix Live Show, appunto), che sta girando parecchio ed è arrivato anche in uno dei templi dell’ avanguardia teatrale, il famoso Odin Teatret di Eugenio Barba ad Hostelbro, in Danimarca.
Poi, all’inizio del 2013, lo spettacolo si è trasformato in un progetto strutturato: “Abbiamo lanciato una piccola associazione con l’ idea di coniugare teatro, giornalismo ed altre forme espressive per il racconto dell’ economia. L’ Associazione Pop Economix, con un blog, pagina FB ecc. Abbiamo scritto (questa volta a tre mani: Alberto, Nadia e il sottoscritto) un nuovo testo teatrale a da poco abbiamo superato le 170 repliche’’.
Il progetto ha incontrato l’interesse di BeccoGiallo, editore italiano di graphic novel. “È nato così anche un racconto a fumetti, disegnata da Davide Pascutti che è anche (con noi) autore del testo (Qui il link)â€.
E stiamo sviluppando alcuni laboratori di giornalismo e teatro, e di giornalismo e fumetto che diventeranno uno strumento di coinvolgimento delle comunità che incontriamo: scuole, associazioni, gruppi informali… Il racconto dell’economia, così come la presa di coscienza dei meccanismi della finanza, grande e piccola, hanno bisogno del coinvolgimento delle persone, con una “assunzione di responsabilità †che noi, come professionisti, intendiamo promuovere e qualificareâ€.