Alla vigilia del 27° Congresso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, la Commissione nazionale lavoro autonomo presenta agli organismi statutari della Fnsi, al Congresso e alle colleghe e colleghi questa relazione e documentazione di fine mandato, iniziato nel giugno 2010. Con l’auspicio che possa essere fonte di valutazione e d’impulso alla prosecuzione dei lavori avviati, per un impegno sempre più intenso ed efficace del sindacato e di tutti i colleghi, a livello nazionale e locale, sulle sempre più pressanti problematiche del lavoro non contrattualizzato da dipendente. Che rappresenta oramai il 62,6%, in costante e rapida crescita, rispetto al totale dei giornalisti attivi.
La Commissione, in quattro anni e mezzo, nel rispetto dello Statuto e del Regolamento
federali, in raccordo con l’Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi, e su impulso o con la collaborazione di vari colleghi impegnati in realtà nazionali e locali, ha prodotto una cospicua varietà di analisi, proposte e impegni sulle principali tematiche d’interesse sindacale per i lavoratori autonomi, atipici o comunque non contrattualizzati da dipendenti. Ci si è occupati di macro-temi come l’equo compenso, il nuovo contratto di categoria, la Carta
di Firenze, la riforma della professione, di vecchie e nuove tutele, di welfare per gli autonomi, di proposte di formazione . Ci si è occupati di iniziative puntuali (solidarietà a collaboratori, segnalazioni di offerte di lavoro umilianti e fuori legge o di sospetti abusivismi, contesti sui quali è necessario un monitoraggio continuo) o di livello territoriale, realizzate anche su impulso delle analisi e proposte nate nell’ambito della Commissione (Stati regionali dell’Informazione precaria, iniziative sull’equo compenso, supporto a vertenze, rapporti con i Cdr, etc.). Analisi e proposte
che sono state frutto di un intenso – e a volte anche non facile – confronto, sia interno che con organismi e realtà della categoria. Ma, proprio per questo, riteniamo che nel loro complesso rappresentino oggi un corpus organico e meditato di linee guida, e d’impegno sia collettivo che individuale, sul fronte del lavoro autonomo, atipico e non contrattualizzato. Ciò che invece è stato più volte lamentato, sia in Commissione che in Assemblea nazionale, è stata la mancanza di un’operatività pubblicamente riconoscibile della Commissione e degli organismi Fnsi del lavoro autonomo, costretti invece in un solo ruolo consultivo interno, senza reali facoltà deliberative, proprie invece di altri organi consultivi della Fnsi (p.es. la Consulta dei Cdr).
Per altro anche tale ruolo consultivo, e non obbligatorio rispetto alle tematiche di riferimento, ha avuto un peso specifico solo marginale nei processi decisionali della Fnsi, non avendo trovato poi seguito larga parte delle analisi e proposte
avanzate da Commissione e Assemblea. Tra le quali quella di una maggior possibilità interazione, anche solo conoscitiva, con gli organismi sindacali federali sulle tematiche d’interesse per gli autonomi. Vanno invece evidenziati i riscontri avuti in alcune Assostampa e realtà territoriali, che hanno in vario modo ripreso analisi e proposte della Commissione, o comunque interagito con la stessa.
Ugualmente va ricordato il positivo rapporto avuto con la dirigenza della Casagit, che per la riforma della Casagit 2 aveva cercato un momento di verifica con la Commissione lavoro autonomo sulla proposta elaborata. I pareri difformi espressi degli autonomi spinsero a un ripensamento della dirigenza Casagit, che poi riscrisse parte dell’articolazione della riforma dei profili d’assistenza, per accogliere le riserve e i suggerimenti pervenuti dalla Commissione.
Vanno anche ricordati gli incontri
conoscitivi avuti con la dirigenza dell’Inpgi. Incontri che sarebbe stato utile proseguire ed approfondire, ma le contingenze della Commissione e impegni su altri fronti hanno infine portato a non sfruttare adeguatamente tale disponibilità e potenzialità . Carenti invece, a causa di diversità di approcci innanzitutto statutari, i rapporti istituzionali con gli organismi dell’Ordine
dei giornalisti che si occupano di lavoro autonomo e non contrattualizzato. Confronto di merito che molto probabilmente sarebbe stato utile avere, almeno a livello conoscitivo reciproco, a iniziare dalle tematiche dell’equo compenso e della Carta di Firenze. Il complesso di tali analisi, confronti ed elaborazioni ha comunque prodotto
nel tempo una serie di documenti e proposte approvate all’unanimità , o almeno a larghissima maggioranza, in Commissione e Assemblea nazionale . Proposte
che, sebbene spesso costrette nel solo ambito dell’analisi e della progettualità teorica, mantengono a nostro avviso una piena attualità ed urgenza, tali da riproporle oggi alla lettura e valutazione della categoria e dei suoi dirigenti. E ciò anche in vista del 27° Congresso federale, e delle politiche che sarà poi chiamato ad attuare, a vari livelli, il sindacato unitario dei giornalisti italiani. Ripresentiamo quindi, come strumento di riflessione e lavoro, i principali
documenti approvati tra il 2010 e il 2014 dalla Commissione nazionale lavoro autonomo, e/o dall’Assemblea nazionale dei lavoratori autonomi Fnsi. A iniziare dalla piattaforma “Freelance e precarietà : per i diritti del lavoro, per la libertà e la qualità dell’informazioneâ€, elaborata ed approvata all’unanimità dalla Commissione il 7 gennaio 2011, alla vigilia del 26° Congresso Fnsi. Congresso nel quale fu poi approvato per acclamazione un ordine
del giorno sul lavoro autonomo, rielaborato sulla base del documento del 7 gennaio e sostenuto da un ampio fronte trasversale dirigente e di base, che indicava la direzione di marcia del sindacato sul tema. L’ordine del giorno si concludeva affermando:
“La FNSI ha costituito nei mesi scorsi i primi, importanti strumenti di politica sindacale per i freelance: Commissione e Assemblea Nazionali e Commissioni Regionali per il lavoro autonomo. Tali organismi vanno ora sviluppati e sostenuti con azioni, mezzi e risorse economiche adeguati a garantire loro di operare con continuità ed efficacia, in modo che diventino reali punti
di aggregazione e coordinamento delle istanze dei freelance, luoghi propulsori di idee, dibattito e intervento. Il presente
e il futuro del Sindacato si giocano sulla difesa della qualità e dell’indipendenza dell’informazione, che passano oggi in primo luogo dalla capacità di offrire risposte, servizi e tutele ai lavoratori autonomiâ€. Richiamando l’attualità dell’ordine del giorno approvato al 26° Congresso della Fnsi, la Commissione nazionale lavoro autonomo ritene che quella sia ancora oggi la base su cui si debba proseguire e sviluppare l’impegno negli anni a venire. Raccogliendo quanto di positivo realizzato dalle rappresentanze nazionali e locali del lavoro autonomo, e sempre più in stretta interazione con i colleghi contrattualizzati, nei vari livelli degli organismi e realtà della categoria.
Con l’obiettivo di dare sempre più corpo, strumenti e gambe per operare con efficacia sulle problematiche del lavoro autonomo, atipico e non contrattualizzato da parte del sindacato unitario dei giornalisti italiani.