Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Applicare il FOIA #digit16

legge-foiaPrima ancora che un problema giuridico, l’applicazione del Foia in Italia costituisce una sfida culturale, per tutti gli attori coinvolti. Certamente si tratta di una sfida importante per le amministrazioni, culturalmente abituate a trincerarsi dietro il limite “soggettivo” all’accesso, ciò che rende spesso impossibile l’accertamento delle responsabilità, anche nel caso dei più noti #epicfail. Ma è una sfida anche per i giornalisti, poco abituati ad utilizzare lo strumento del diritto di accesso, anche perché culturalmente formati a praticare (e prediligere?) un sistema di reperimento delle notizie che viaggia su binari diversi. Ma è una sfida culturale anche per l’opinione pubblica, più spesso abituata ad esercitarsi nello sguardo dal buco della serratura: qui è concreto il rischio che il voyerismo per le retribuzioni e le proprietà immobiliari (del politico, del dirigente pubblico, del consulente, etc.) faccia scadere la trasparenza da strumento di accountability in prodotto scandalistico, con fenomeni di rigetto che possono diventare perniciosi.

In questo senso, anche i problemi più strettamente giuridici connessi all’applicazione (ed all’enforcement) del Foia sono anch’essi problemi culturali, nella misura in cui sarà necessario andare alla ricerca di un nuovo equilibrio tra ciò che può (o deve) essere divulgato al pubblico, e quanto invece merita di restare riservato. Un equilibrio che si costruirà anche a partire dal protagonismo che i giornalismi saranno in grado di giocare, delle sponde che sapranno ricercare, costruire e mettere a frutto nell’opinione pubblica, nel grado di apertura al dialogo ed al confronto che le amministrazioni pubbliche saranno capaci di mettere in campo.  foia-600x258

È una sfida ineludibile, da cui dipende un pezzo importante di come sarà il giornalismo di domani.

Di Freedom of Information Act e della sua applicazione come legge dello Stato parlerà a #digit16 Benedetto Ponti in due diversi tavoli di lavoro il  21 ottobre dalle 15 alle 18 e il 22 ottobre dalle ore 10 alle 13. Prenotazioni per giornalisti su Sigef e per tutti su digit.