Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Dalla catena di produzione all’economia della condivisione #digit16

rivoluzione-digitaleLa cosiddetta “rivoluzione digitale” sta cambiando il campo giornalistico e conseguentemente costringe a continui processi di riadattamento le organizzazioni redazionali.

Probabilmente si sta andando verso il superamento nel giornalismo del modello organizzativo industriale, caratterizzato – per quanto riguarda i processi produttivi – da una logica sequenziale: dalla raccolta alla presentazione delle notizie, realizzate da aziende tese a conseguire profitti attraverso un doppio canale di finanziamento – il pubblico e gli utenti pubblicitari; mentre – per quanto concerne i modelli di fruizione – ci troviamo davanti a una progressiva de-ritualizzazione, ben simboleggiata – negli anni passati – dalla mattutina lettura del giornale (la hegeliana preghiera laica), oppure dalla conviviale visione del Tg a cena; mentre, ormai, tutti siamo raggiunti dappertutto e in ogni momento da informazioni.

Dunque la sequenzialità della raccolta dei fatti, della loro selezione, verifica, gerarchizzazione e presentazione, a cui seguiva – con uno sfasamento temporale differente a seconda del medium interessato – il consumo da parte del pubblico, vede ora una simultaneità despazializzata, di cui fa parte la stessa produzione dell’evento da parte di fonti sempre più evolute e ben addestrate al news management. sharing-economy

Si passa dalla sequenzialità del processo industriale all’economia della condivisione. Da redazioni che trasportano i contenuti dalle fonti ai lettori e agli ascoltatori, a una simultaneità, in cui diventa centrale la dimensione relazionale. Tale simultaneità è caratterizzata da un fenomeno sociologicamente molto rilevante quale il networked individualism, un individualismo reticolare in cui ciascuno è al centro di una rete sempre più fitta di relazioni e d’informazioni da gestire.

Parleremo di questi argomenti a #digit16 il 22 ottobre alle 17,30 presso la sala Convegni della Camera di Commercio di Prato nel corso del wrkshp  “Sullo stato del giornalismo e dell’inclusione digitale” assieme a Carlo Sorrentino ( che è anche l’autore di questo articolo) e a  Raffaele Fiengo.

Prenotazioni per giornalisti Sigef, per tutti su digit. Le prenotazioni online si chiuderanno il 19 ottobre. Chi non fosse riuscito a riservare un posto può venire direttamente alla Camera di Commercio il 21 e 22 ottobre e prenotarsi presso la segreteria della manifestazione.

Un commento

I commenti sono chiusi.