Politica e campagne elettorali #digit16
La politica degli anni Duemila è molto diversa, nelle sue forme organizzative e relazionali, rispetto alla politica del passato e ora vive una fase di profonda crisi di cui la rete sarebbe la causa ma anche la soluzione.
La centralità che possiede oggi la rete sull’organizzazione, la partecipazione, l’informazione e la mobilitazione della società ha costretto i partiti, le tradizionali forme di organizzazione politica, a ripensare alla propria
struttura, funzione e comunicazione per rispondere alla perdita del tradizionale monopolio della politica istituzionalizzata.
Questa centralità della rete nella politica contemporanea si è manifestata prima e con maggior evidenza negli Stati Uniti, con le elezioni presidenziali di Barack Obama del 2008 e 2012, per poi diffondersi in tutti i paesi democratici a mediatizzazione avanzata.
Ma quali sono i rischi? Quali sono le conseguenze di questo fenomeno sul dibattito politico, sulla qualità  dei contenuti, sulla democrazia e sulla libertà ?
Il modello americano delle campagne elettorali sembra dimostrare che i network non sviliscono né limitano le tradizionali forme di organizzazione politica ma costituiscono uno strumento di razionalizzazione della mobilitazione spontanea, fondamentale per il consenso. Ma si può davvero affermare che la rete sia uno strumento in grado di riaccendere la relazione diretta con gli elettori e la loro partecipazione?
Le campagne elettorali degli anni Duemila mostrano chiaramente la tendenza ad incentrare INTORNO al candidato e non più SUL candidato la contesa, resta da vedere a cosa questo possa condurre, se la politica ne risenta in modo negativo o positivo.
Lo sviluppo tecnologico ha inoltre dotato la politica di uno strumento fondamentale: i dati. La capacità di reperire ogni tipologia di informazioni sugli individui e la possibilità di elaborare e sfruttare questi dati può rappresentare un’arma a doppio taglio, un grande rischio e allo stesso tempo un vantaggio per l’intera società .
Una delle problematiche in cui la rete differisce in modo completo con gli altri media è la gestione delle “apparizioni” di questo o di quell’esponente politico. Non esistono al momento sistemi o strumenti di controllo per verificare le apparizioni dei candidati politici online e gestire di conseguenza e in regime di par condicio tale presenza sul web.
Di questa specifica tematica e dei profondi mutamenti in atto nella politica contemporanea parleremo a #digit16 con il Presidente del Corecom della Toscana Sandro Vannini in un tavolo tematico previsto il 21 ottobre dalle 15 alle 18 presso l’auditorium della Camera di Commercio di Prato. Per prenotazioni per giornalisti in cerca di crediti Sigef. Per tutti gli altri digit.
@questo post è stato realizzato dalle studentesse dell’Università di Perugia Carmen Lucarelli e Sofia Gadici