Ungheria: il parlamento liquida anche l’ ultima voce di opposizione
Il panorama dell’ informazione in Ungheria diventa sempre più cupo. Il parlamento di Budapest, dominato da una maggioranza fortemente conservatrice, ha approvato venerdì scorso una legge che porterà alla chiusura dell’ ultima voce di opposizione ancora in vita, Klubradio.
La norma – spiega Lettera43 – cancella l’ obbligo di assegnare le frequenze tramite concorso e azzera la sentenza con cui il tribunale aveva annullato un falso concorso con cui il Consiglio dei media aveva assegnato la licenza a una emittente fasulla pur di non concederla a Klubradio.
L’ opposizione – socialisti e verdi – ha denunciato tale passo del governo, ma inutilmente, visto che l’emendamento è stato votato con i voti della maggioranza.
I sostenitori dell’emittente avevano organizzato manifestazioni di protesta in difesa della radio privata di informazione, e anche la Commissione europea si era interessata al caso, diventato emblematico delle minacce che gravano sulla libertà di stampa in Ungheria, a causa della legge ‘bavaglio’ sui media.
‘’Ormai non si tratta soltanto di Klubradio – ha detto Andras Arato, presidente della radio – è in pericolo tutta la libertà di stampa e di parola in Ungheria’’.
Arato comunque – rileva Peter Magyar, dell’ Ansa – confida ancora nel capo dello stato, il nuovo presidente della repubblica Janos Ader, che forse rifiuterà di firmare la legge emendata, e nella Corte costituzionale che potrebbe abrogarla. La battaglia non è ancora persa definitivamente per i sostenitori della radio che stanno pagando contributi volontari per il suo mantenimento in vita. I collaboratori dell’emittente lavorano senza paga da mesi poichè la pubblicità non arriva per l’ incertezza sul suo futuro.