Quotidiani: agli italiani piacciono molto, ma non abbastanza da comprarli
Dieci ‘likers’ per ogni copia venduta: è il record registrato da Il Fatto Quotidiano in un ventaglio dei 60 principali quotidiani di sei paesi – Italia, Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti – nell’ ambito di una indagine sulle capacità strategiche di relazione su Facebook condotta da ‘’Innova et Bella’’, società di consulenza strategica, che ha analizzato 12 indicatori delle [buone] pratiche di relazione.
Ne dà notizia Pier Luca Santoro sul suo Giornalaio, spiegando che, mentre il primo giornale italiano nella classifica globale è proprio il Fatto, che si piazza all 11/o posto, in testa alla classifica si trovano due grandi testate Usa, il Washington Post e il New York Times.
Secondo quanto dichiarato dai redattori della ricerca – racconta Santoro -, il primo è stato premiato per le numerose possibilità di interazione, l’offerta di relazione dedicata ai giornalisti e ai reporter componenti lo staff del giornale, la ricchezza di richieste di opinioni, consigli e la proposizione di tematiche incentivanti la partecipazione costruttiva del lettore.
Di particolare rilievo l’ app ‘Washington Post Social Reader’. Nel 2012 i likers di Washington Post salgono a quasi 400 mila, 172 mila nel 2011.
Al secondo posto, sempre con rating AAA, il NY Times. Il quotidiano che vanta il maggior numero di likers [2,2 milioni, erano 1,2 milioni nel 2011] è stato tra i primi ad utilizzare la nuova timeline in versione diario per raccontare la sua storia [nel 1959 la foto di un’inedita Marilyn Monroe tra i ritagli negli archivi del giornale]. Molto elevato il coinvolgimento dei suoi giornalisti nei dibattiti e nelle numerose tematiche di discussione.
Al terzo posto, con rating AA, il quotidiano tedesco Bild: elevata interattività , qualità estetica e dei contenuti caratterizzano la nuova veste della pagina social di Bild, che nel 2012 registra oltre 776 mila likers, erano 132 mila nel 2011.
Ai quotidiani italiani – osserva ancora Santoro – va il primato di crescita di “likersâ€. Il nostro paese diventa il primo e, allo stato attuale l’ unico, fra le sei nazioni prese in considerazione, a presentare un numero di likers superiore alle copie diffuse, con «Il Fatto Quotidiano», primo tra i giornali del nostro Paese, che, nel 2011, presentava un moltiplicatore eccezionale rispetto alle copie diffuse, pari a ben 10 ‘’likers’’ per copia.
Agli italiani i quotidiani piacciono, anche se non sono il media con il maggior numero di fan su Facebook, e sono 4 le testate che ottengo una A [#], ma, parafrasando una celebre campagna pubblicitaria di una compagnia telefonica che ossessionava con il ritornello: “mi ami, ma quanto mi ami?â€, i responsabili dei giornali italiani dovrebbero chiedersi: mi piaci, ma quanto mi piaci?
La risposta – conclude Santoro – pare essere: non abbastanza da comprare il giornale. Vale la pena di rifletterci, ovviamente.