Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Petizioni e attivismo globali per garantire la libertà di internet

La settimana prossima prende avvio la conferenza dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), dove verrà discussa la proposta di estendere l’autorità dell’agenzia ONU nota come Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), fino a occuparsi della governance di Internet, attualmente in parte riservata all’ICANN, con il potere di aumentare i costi di accesso e intervenire sui diritti umani online.

Motivo per cui è stata lanciata una petizione globale che chiede di preservare in primis l’apertura e la libertà di Internet.

 

Il testo del documento dichiara fra l’altro:

Il 3 dicembre i governi mondiali si riuniranno per aggiornare un trattato importante di un’agenzia dell’ONU, chiamata Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU). Alcuni governi proporranno di estendere l’autorità dell’ITU alla governance di Internet, aumentando i costi di accesso e intervenendo sui diritti umani online. In questo modo l’apertura e l’innovazione della rete saranno minacciate. Ci appelliamo pertanto ai cittadini, alle organizzazioni e associazioni della società civile di tutte le nazioni affinché firmino la Dichiarazione per la tutelare la libertà di Internet.

Le decisioni sulla governance di Internet dovrebbero essere prese in trasparenza con la partecipazione della società civile, dei governi e dei privati. Invitiamo l’ITU e i suoi membri a far propri i principi comuni alla Rete, quali trasparenza e libertà, e a rifiutare le proposte che potrebbero minacciare l’esercizio dei diritti umani online.

Google: Take Action!
 

Per firmare la petizione, basta visitare il sito Protect Global Internet Freedom e seguire le semplici istruzioni. Altri dettagli sono reperibili sul sito-progetto OpenMedia, gruppo a sostegno dei diritti digitali con sede in Canada. Il quale informa su un utile sviluppo alla vigilia dell’evento di Dubai: l’ITU ha deciso di rendere pubbliche le proposte che verranno discusse alla conferenza. Intanto, quasi 32.000 persone e 1.000 organizzazioni, per un totale di 164 Paesi, hanno firmato la petizione, che rimane aperta a tutti. Anche Google ha lanciato un apposito spazio per l’attivismo e l’informazione sul tema, mentre cresce l’ondata di cyber-attivismo e l’hashtag da seguire su Twitter è #freeandopen.