La professione

Dig.it / A Firenze per un panel su open data e accesso alle informazioni

Il dato è tratto. Il 4 luglio a Firenze parte Dig.it, il primo incontro nazionale dedicato al giornalismo e all’ editoria digitale in Italia. Nel pomeriggio, si terrà un panel dedicato a open data, data journalism e accesso alle informazioni della pubblica amministrazione. Se il panel si fosse tenuto anche solo un anno fa, probabilmente il primo punto da cui avremmo cominciato sarebbe stato “cos’è l’open data”. Oggi che invece è quasi una moda (con tutte le insidie che ciò nasconde) ci occuperemo di come si fa open data, di chi lo fa, e di quanto ‘costa’ farlo.
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Dig.it: riflessioni prima del panel “La rappresentazione delle identità attraverso i motori di ricerca”

Una riflessione di Deborah Bianchi in attesa di parlarne insieme a Dig.it, mercoledì prossimo nel panel “La rappresentazione delle identità individuali e collettive attraverso i motori di ricerca. Il problema della persistenza e il diritto all’oblio”   di Deborah Bianchi…

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Un paese opaco, paralizzato da una astrusa cultura della segretezza

Così come il PIL non è sufficiente a calcolare il benessere di un paese, allo stesso modo non basterebbe uno stetoscopio a stabilirne lo stato di salute -- Il grado di trasparenza e openness delle istituzioni ne è un indicatore sempre più rilevante a livello globale. Ma in Italia l’accesso a informazioni, dati, procedimenti, ecc. della pubblica amministrazione è ancora un miraggio (e ancora ci si ostina nel tentativo di distinguere tali categorie). Stesso discorso per la trasparenza di enti e istituzioni che gestiscono tali informazioni -- Una testimonianza di Amelia Beltramini, capo redattore di Focus, fornisce gli spunti per indagare la sanità del Bel Paese, ma mette anche impietosamente in luce tutta l’opacità della cosa pubblica italiana, riscoprendo (ancora una volta) un paese patologicamente dipendente da astrusi meccanismi di segretezza. Nonché un’informazione ormai assuefatta a tali meccanismi, incapace di scardinarli, eluderli, o più semplicemente disinteressata a farlo -- Un pezzo di open journalism che ci guida tra le principali patologie italiane
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Il giornalismo italiano e l’ alfabeto digitale, parte un sondaggio

Che grado di confidenza con le tecnologie digitali  hanno i giornalisti italiani? Fino a che punto utilizzano internet come fonte di notizie? E quanto usano strumenti digitali, come Skype, gli aggregatori, i canali di newsfeed nel loro lavoro? Hanno una…

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Ultragonzo 2.0: l’ ebbrezza della ipersoggettività in un universo data-centrico

Fra qualche giorno, il 25 giugno, si conclude il ciclo (solo il primo?) di Ultragonzo 2.0, un sito che ha rispolverato il cosiddetto ‘’gonzo journalism’’ (Gonzo, nello slang irlandese del sud di Boston, indicava l’ ultimo che riusciva a restare…

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