V - La legge di regolamentazione radio-tv:
legge-bavaglio?
1 - Responsabilità civile e partecipazione attiva,
'questa è la democrazia'
Lo spirito della proposta di legge - approvata in prima lettura il 16 maggio 2003 dall'Assemblea nazionale - si basa sul principio della responsabilità sociale e sul progetto di partecipazione attiva alla vista del paese e alla costruzione di una rete di diritti civili e politici concreti da parte della cittadinanza. È un esempio chiarissimo del taglio teorico con cui Chavez affronta quella che il suo movimento chiama rivoluzione bolivariana e che le forze dell'opposizione contrastano con virulenza in nome del liberalismo e della democrazia formale classica.
La proposta di legge, secondo la premessa all'articolato, sottolinea, in particolare che "l'informazione e la comunicazione sono state trasformate in una industria nelle mani dei cosiddetti 'mezzi di comunicazione sociale', trasformati in potenti monopoli e oligopoli globali che, mossi da interessi corporativi particolari di carattere commerciale, utilizzano il loro potere e la loro incidenza sulla formazione della coscienza e dell'immaginario sociale in funzione di tali interessi, con pregiudizio dell'etica e del pluralismo politico che deve caratterizzare una società realmente democratica".
PREMESSA E MOTIVAZIONI
Considerando che per mandato costituzionale il Venezuela è uno Stato democratico sociale e di diritto i cui fondamenti sono l'esercizio pieno della libertà, l'eguaglianza, la solidarietà e il rispetto dei diritti umani, intesi come diritti civili e politici concreti... che la giustizia va intesa come contenuto e oggetto della legge e del diritto e, in conseguenza, ha un senso e un contenuto positivo, reale, in maniera che la libertà e l'eguaglianza abbiano un contenuto reale, che trascenda il suo significato meramente formale;
- che per realizzare questa concezione dello Stato non è necessaria solo una partecipazione dello Stato o del governo, ma di tutta la società venezuelana... richiede la partecipazione attiva, protagonista e congiunta di tutti i settori sociali e politici... che tale partecipazione debba essere orientata dal principio di responsabilità sociale e che, oltre ad essere un mandato costituzionale è una condizione necessaria per realizzare uno Stato e una società giusti ed egualitari... la sua applicazione implica che tutti i settori sociali siano obbligati a orientare le proprie attività in direzione degli interessi supremi della Repubblica e dell'interesse e il bene comune.
- che la costruzione, lo sviluppo e il consolidamento della democrazia partecipativa e diretta che la società venezuelana si è data come fondamento essenziale dello Stato, del sistema politico e della società stessa, esige come condizione essenziale l'esistenza di soggetti sociali con autonomia morale, capacità autonoma di pensiero e, quindi, di discutere, deliberare, valutare in modo razionale e informato ed esprimere la sua volontà e a costruire i consensi necessari alla vita collettiva attraverso la comunicazione... che nella società attuale la costruzione del consenso è determinata dalla funzione dell'informazione e della comunicazione e, pertanto, l'esercizio e la comprensione della politica tendono ad essere determinati dall'informazione e dalla comunicazione...
- considerando che la democrazia partecipativa si basa sul dibattito e la deliberazione sul pluralismo politico; il quale, a sua volta, si basa sull'esercizio del diritto alla libera espressione e all'informazione; è allora di vitale importanza garantire il pieno esercizio di tali diritti a tutti i venezuelani, riconosciuti dagli articoli 57 e 58 della Costituzione (*), e, a maggior ragione, garantire la qualità dell' informazione, che deve essere libera, varia, pluralista, di qualità, tempestiva e di attualità...
- che garantire i diritti alla libera espressione e all'informazione, in quanto diritti inseparabili, attraverso i quali si garantisce la pluralità delle voci di tutti i venezuelani, implica il divieto della censura preventiva...
- che, per mandato costituzionale (articolo 78)... è dovere dello Stato e della società venezuelana proteggere integralmente i bambini, le bambine e gli adolescenti...
- che, in contrasto con tutte le precedenti considerazioni, l'informazione e la comunicazione sono state trasformate in una industria nelle mani dei cosiddetti "mezzi di comunicazione sociale", trasformati in potenti monopoli e oligopoli globali che, mossi da interessi corporativi particolari di carattere commerciale, utilizzano il loro potere e la loro incidenza sulla formazione della coscienza e dell'immaginario sociale in funzione di tali interessi, con pregiudizio dell'etica e del pluralismo politico che deve caratterizzare una società realmente democratica...
- considerando, infine, la necessità dello Stato e della società venezuelana di modernizzare la legislazione sulle telecomunicazioni... e per proseguire il processo di democratizzazione di questo settore...
(*) Costituzione Venezuela 1999
Artícolo 57. Tutti hanno diritto a esprimere liberamente il loro pensiero, le loro idee od opinioni a voce, per iscritto o per mezzo di qualsiasi forma di espressione, e di fare uso per questo di qualsiasi mezzo di comunicazione e diffusione, senza alcuna censura. Chi fa uso di questo diritto si assume la piena responsabilità di tutto quello che afferma. Non è permesso l'anonimato, né la propaganda di guerra, né i messaggi discriminatori né quelli che possono promuovere l'intolleranza religiosa.
Artícolo 58. La comunicazione è libera e pluralista e comporta i doveri e le responsabilità previste dalla legge. Tutti hanno diritto a una informazione tempestiva, veritiera e imparziale, senza censura, in accordo con i principi di questa Costituzione, così come il diritto di replica e di rettifica quando si vedano colpiti da informazioni inesatte o diffamatorie. I bambini, le bambine e gli adolescenti hanno diritto a ricevere una informazione adeguata per un loro sviluppo integrale.
(Il testo della proposta di legge può essere letto, in spagnolo, su www.conatel.gov.ve/ns/ley/Ley.htm)