HUGO CHAVEZ: DISTURBI DA PERSONALITA' NARCISISTA
di Francisco Toro*
(www.Vcrisis.com, 4 dicembre 2003)
CARACAS - Se qualcuno vuole arrivare al cuore della apparentemente infinita crisi politica del Venezuela, la sezione 301.81 del Manuale diagnostico e statistico dell'Associazione americana di psichiatria può essere un eccellente punto di partenza. L'inizio suona misteriosamente come un breve schizzo del carattere dell'imbattuto presidente Hugo Chavez. "Ha un grandioso senso di sopravvalutazione di se stesso; è ossessionato da fantasie di successo, potere e brillantezza illimitati; ha bisogno di ammirazione eccessiva; ha irragionevoli aspettative di un realizzarsi automatico delle sue aspettative; mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti, ecc.". Insomma, si tratta dei criteri diagnostici che il manuale traccia per descrivere i Disordini Narcisistici della Personalità (DNP).
Gli psichiatri venezuelani da tempo hanno definito Chavez come un esempio da manuale di DNP. Secondo il Manuale, un paziente è affetto da DNP se sono rintracciabili in lui almeno cinque dei nove criteri diagnostici. Ma il dottor Alvaro Requena, un noto psichiatra venezuelano, sostiene che in Chavez si possono rintracciare tutti e nove. Il dottor Arturo Rodriguez Milliet, un suo collega, ha trovato fra gli psichiatri di Caracas un "consenso ampio su tale diagnosi". Non bisogna comunque essere degli esperti: basta solo osservare le frequentissime apparizioni di Chavez a reti unificate, in cui il presidente offende, perora, canta, racconta legge, richiama e dà ordini dal vivo su tutti i canali tv e tutte le radio, con dei discorsi che possono durare da 5 minuti fino a 4 ore, o chissà quanto.
Naturalmente, molti uomini politici hanno dei tratti narcisistici e Washington (DC) è notissima per le dimensioni dei suoi Ego. Ma abbiamo DNP, tuttavia, quando quei tratti diventano incontrollabili, pregiudicando la capacità di interagire col mondo esterno in maniera normale. Le persone con DNP sono così intimamente convinte del peso schiacciante del loro significato nella Storia che perdono la capacità di interagire col mondo nei modi che per la maggior parte della gente sono normali.
Narcisismo e potere politico formano un cocktail esplosivo. Come ha scritto il dottor Sam Vaknin in Malignant self love: Narcissism revisited, "le grandiose illusioni e le fantasie di onniscienza e onnipotenza del narcisista vengono esacerbate dalla sua autorità nella vita reale". Il presidente Chavez ha accumulato più autorità reale di qualsiasi altra persone nella storia del Venezuela. Quando il suo considerevole carisma e la sua abilità oratoria si sono aggiunte a questo miscuglio, il volatilissimo cocktail descritto prima diventa concretamente esplosivo.
Perché nella mente del malato di narcisismo le illusioni grandiose spesso mascherano profonde insicurezze e un fragile senso di autovalutazione. Le due tendenze coesistono in una sorta di precaria tregua. Come scrive Vaknin, "la personalità narcisista ha un equilibrio così precario che non può tollerare nemmeno un'ombra di critica o di disaccordo".
In Venezuela, negli ultimi cinque anni, il narcisismo di Chavez ha condotto a una sistematica selezione nel suo pool dei consiglieri e collaboratori ritenuti veramente fidati (allo stesso modo di Castro, l'unica voce che Chavez sembra stia a sentire). Persone con dei punti di vista che si discostano anche di poco da quelle del comandante decadono dalla sua considerazione rapidamente e spesso in maniera brutale.
In più, coloro che arrivano a esprimere pubblicamente il proprio disaccordo col presidente vengono apertamente demonizzati, umiliati e minacciati nelle trasmissioni a reti unificate in tutto il paese. Provenendo da un uomo che ha diversi gruppi paramilitari ai suoi ordini, si tratta di minacce serie.
Lealtà totale al culto della personalità viene chiesta e lealtà totale al culto della personalità viene ottenuta. Evidentemente, solo dei sicofanti e degli yes-men incalliti possono sopravvivere in una corte in cui sono all'opera queste dinamiche. Inoltre, chiaramente, non può aver luogo alcun reale dibattito politico: le scelte politiche non sono il risultato di un genuino processo di scambio di opinioni. Al contrario, si tratta di una serie di ordini in stile militare che fra di loro sono incoerenti, e molto spesso drasticamente impraticabili.
* giornalista venezuelano di opposizione, animatore del blog Caracas chronicle
http://caracaschronicles.blogspot.com