VI - Cavallo pazzo e l'aspirante berlusconi
Chavez e Gustavo Cisneros

3 - CISNEROS, l'aspirante Berlusconi dei Caraibi

 

Lo hanno subito chiamato l'aspirante Berlusconi dei Caraibi: è Gustavo Cisneros, uomo di punta dell'apparato mediatico in guerra contro Chavez.

Buoni rapporti con Ronald Reagan, con Bill Clinton ed il suo Ministro degli Esteri, Cyrus Vance. Membri di tutto rispetto del circolo economico attorno alla famiglia Bush, hanno amicizie di lunga data con i cubani anticastristi di Miami. Il gruppo conta con un impero economico di 70 imprese in 39 paesi, con un fatturato (probabilmente sopravvalutato) di più di 4000 milioni di dollari. Oltre l'industria alimentare, i suoi principale investimenti sono nei mass-media: la Tv via satellite Directv Latin America , possiede più di 300 canali video e audio in 28 paesi ; Univision è la maggiore catena televisiva in lingua spagnola negli Usa; Venevision un'importante Tv venezuelana e Venevision International , uno dei più forti in America Latina.

GUSTAVO CISNEROS,
L'ASPIRANTE BERLUSCONI DEI CARAIBI
(di Ernesto Carmona, Soberania.info - 25/06/03)

Gustavo Cisneros Rendiles, 56 anni, è l'uomo più ricco dell'America del sud. Alla fine del 2001 Kofi Annan. segretario generale delle Nazioni unite, decise di inserirlo come "membro attivo" nell'equipe di lavoro della divisione Comunicazione e informazione delle Nazioni unite (ICT, Information and Communication Technologies). Fa parte inoltre del direttivo della Società americana d'arte degli Usa ed è uno degli animatori di Global Business Dialogue, un 'pensatoio' sulla mondializzazione del commercio. Pilota il suo aereo e passa molti fine settimana nella Repubblica dominicana, dove ha molti investimenti. Sua moglie, Patricia Phelps - anch'essa di una delle più ricche famiglie tradizionali venezuelane - è stata spesso indicata come "la donna meglio vestita dell'anno".

Nell'aprile del 2001 ha rilevato la popolare squadra di baseball i Leoni di Caracas "per sollevare gli animi dei quartieri popolari di Caracas" e migliorare la sua immagine pubblica. Non risulta comunque popolare, e non solo perché si muove scortato da un nugolo di guardaspalle. La verità è che le partite di baseball si seguono bevendo birra. Cisneros ora possiede la birra Regional, concorrente della Polar, prodotto cinquantennale del gruppo Mendoza, suo nemico commerciale. La Polar non entra più nello stadio dove giocano i Leoni.

Nel 1999 il Global business dialogue chiamò a Parigi Cisneros, Gerard Levine - allora presidente di Times Warner -, Thomas Middelhoff - presidente di Bertelsman - e Michio Naruto - vicepresidente di Fujitsu - per discutere una questione incandescente: "rafforzare la posizione della regione latinoamericana nello sviluppo (...) che avrà la crescita del commercio elettronico". In una lettera premonitrice a Claudia Bello, della Fundacion Publica di Argentina, Cisneros pronosticò nell'agosto del 1999 che, se in quell'anno aveva registrato vendite per 170 milioni di dollari, il settore sta comunque "sperimentando una crescita accelerata che lo portarà a raggiungere gli 8.000 milioni di dollari nel 2003" .

Cisneros è anche consigliere internazionale della Società delle Americhe (The Americas society), "istituzione senza fini di lucro impegnata a informare la gente degli Stati Uniti sulle società e le culture dell' emisfero occidentale". In questa società condivide la presenza con altri latinoamericani, come i cileni Agustín Ewards, Alvaro Saieh, Fernando Léniz, Edgardo Boenninger, il venezuelano Eugenio A. Mendoza - della famiglia numero due nella classifica delle più ricche del paese e la numero tre del continente, il brasiliano Jose Erminio De Moraes (quarta famiglia latinoamericana), la multimilionaria Amalia Lacroze de Fortabat, lo statunitense David Rockefeller, ecc.

Società "plurale"

I consiglieri di questa società non sono solo grandi milionari e politici influenti del continente. Fra di essi figura anche il paraguaiano Conrado Pappalardo, lo stesso che oggi è deputato e che, soprattutto, è implicato nell'assassinio del vicepresidente del suo paese, Luis Maria Argana, avvenuto nel marzo 1999. E se pure non è un nome di grido, sarebbe la stessa persona che, addetto come capo del protocollo della Cancelleria di Alfredo Stroessner, nel luglio del 1976 aveva fatto pressioni su George Landau, l'ambasciatore Usa dell'epoca - invocando un "favore" sollecitato a Stroessner dal suo "collega" Augusto Pinochet -, affinché venissero dati i visti su due passaporti paraguaiani falsi a nome di Juan William Rose e Alejandro Romeral Jara, "uomini d'affari" che avevano bisogno di recarsi a Washington.

Non erano uomini d'affari e non erano del Paraguay, ma due assassini: Michel Vernon Townley, uno statunitense prestato ai servizi segreti cileni dell'epoca, e Armando Fernandez Larios, ufficiale dell'esercito del Cile. Effettivamente avevano "un affare" a Washington: ammazzare Orlando Letelier, ucciso il 21 settembre dello stesso anno.

Landau fotografò i passaporti prima di stampare i visti e questo fu la prova che consentì al procuratore Eugene M. Propper di srotolare la matassa del delitto. Pappalardo è stato un precursore della Operazione Condor in stretta connivenza con Vernon Walters, allora capo della Cia, e il generale cileno Manuel Contreras, capo della tristemente famosa DINA, i servizi segreti cileni. Landau è stato ambasciatore in Cina e successivamente presidente della Società delle Americhe, di cui è ancora consigliere.

Diego Cisneros Bermudez, il padre, nacque a Cuba ed emigrò in Venezuela alla fine degli anni '20 (morìnel 1980). La sua prima attività commerciale da ragazzo fu una rivendita di gelati e sorbetti che lui stesso produceva in casa con ghiaccio tritato. Con gli anni il suo spirito industriale ...Prima dei 21 anni comprò un camion trasformandolo in autobus, che chiamò El Expedito. Il buono fu che Diego aveva imparato l'inglese a Trinidad-Tobago durante i suoi studi elementari e nel collegio delle suore irlandesi irlandesi Mary's College, dell'Ordine dello Spirito Santo. La conoscenza di questa lingua gli servì poi per lavorare nella Royal Bank di Canadà, mettere una concessionaria Chrysler e cominciare a farsela con i gringos.

La fortuna economica non fu comunque estranea alla politica perché El Expedito trasportava clandestinamente riviste anti-Gomez (l'allora dittatore del paese) realizzati dal giovane Romulo Betancourt, che in quegli anni stava vivendo un breve esilio in Chile, dove divenne socialista e abbastanza amico di Salvador Allende, oltre ad altri giovani politici dell' epoca. Dopo El Expedito venne una flotta e, più tardi, nel 1939, la Pepsi Cola.

Politica e affari

Quando Betancourt guidò il golpe che spodestò Isaias Medina Angarita nel 1945, a soli 37 anni si trasformò in capo della "Giunta di governo". Le porte del Palazzo di MIraflores - sede dell'esecutivo - si aprirono per il vecchio proprietario dell'Expedito in tutti i governi di Azione democratica (AD). Una nuova dittatura, iniziata nel 1948 da un ex collaboratore del "golpe civico-militare" del 1945, il colonnello Marcos Perez Jimenez, spodestò lo scrittore AD Romulo Gallegos. Dopo la caduta di questa altra dittatura, dieci anni dopo, per un altro golpe "civico-militare" nel 1958, Cisneros padre ritrovò il suo amigo Romulo come presidente eletto fra il 1959-1964. Carlos Andres Perez, un politico AD che Diego conosceva da adolescente, ne era ministro degli interni.

Il traffico politico dei Cisneros - padre e figlio - si è sempre mosso all'interno della "democrazia" come la intende Ad, con la dottrina "politica e affari" al centro della vita pubblica. Eugenio Mendoza Goiticoa (1906-1979), a capo di un gruppo diverso dai Mendoza della birra Polar, mise un piedi una discreta attività di compravendita di materiali edilizi, nazionali e di importazione. Il consumo statale fu determinante nella crescita di quella modesta struttura industriale in cui con la comparsa del petrolio si trasformò un paese prevalentemente agricolo, anche se governato da Juan Vicente Gomez, a cui si ispirò 'L'autunno del patriarca" di Gabriel Garcia Marquez. La fortuna di Eugenio Mendoza nacque e si consolidò con "la crescita del consumo statale", come ha spiegato l'economista e storico venezuelano Domingo Alberto Rangel.

Mendoza intervenne direttamente in politica, fu ministro dell'alimentazione e membro della Giunta di governo che sostituì il dittatore Marco Perez Jimenez nel 1958.

Degli otto figli maschi di Diego solo quattro seguirono gli affari, due dei quali morirono in tragici incidenti. Le tre donne della famiglia non spiccarono. Per selezione darwiniana non fu il primogentito, ma il terzo figlio - Gustavo - a convertirsi alla fede della Organizzazione Cisneros, già prima della morte del padre. Diego volle che tutti i figli studiassero negli Stati Uniti prima di entrare nel mondo venezuelano degli affari.Gustavo si laureò in Business administration al Babson College di Wellesley, Massachussetts.

Mezzi di comunicazione

Cisneros è un aspirante Silvio Berlusconi caraibico, con aspirazioni presidenziali - anche se attraverso golpe mediatico-militare -, primo azionista di Univision, il principale network spagnolo degli Usa. Dal 1998 è alleato con America on Line (AOL) in Internet. Con questo intreccio continentale modella e influisce sulle teste di qualcosa come 500 milioni di latinoamericani, con prodotti come il cileno "Don Francisco". Direct Tv Latin - 144 canali che arrivano in 100 milioni di abitazioni - e Play boy Tv Latin America - in spagnolo e portoghese - sintonizzano i canali regionali sotto controllo Cisneros ( VeneVision in Venezuela, Chile Vision, Caracol Television in Colombia, Caribean Communications Network ). Venevision ha partecipato al golpe mediatico-militare che ha portato al potere l'imprenditore Pedro Carmona Estanga, chiamato "il breve" perché ci è restato 28 ore.

Da anni cercava di mettere mano a CITGO, filiale Usa dell'impresa petrolifera PTVA, il bottino del golpe dell'11 aprile 2002. Citgo possiede una rete di distribuzione di 15.075 stazioni di servizio negli Stati Uniti e otto raffinerie. Nel 2001 ha ricavato 213 milioni di dollari di utili netti, considerati pochi da Aram Ruben Aharonian, corrispondente da Caracas della rivista Brecha de Uruguay. Il giornalista ritiene che l'oscura amministrazione che ispirò il golpe - i suoi manager avrebbero rubato e corrotto troppo - ne affrettò la privatizzazione. Dal quadro complessivo di attività del colosso petrolifero, "gli utili netti non dovrebbero essere meno di 500 o 600 milioni di dollari", si lamentava il giornalista.

Cisneros fa parte dello IAMP - Ibero-American Media Partners -, associato con Hicks, Muse, Tate & Furst. Iamp, nato nel 1997 con un investimento di 500 milioni di dollari, si è unito con 'El Sitio punto com' per dar vita a Claxon interactive group, specializzato in programmi e contenuti in castellano per televisione, radio e internet.

La famiglia emerse nel 1939 con la rappresentanza della Pepsi Cola. Però, con gli anni, Gustavo passò alla Coca Cola. Attraverso la società di imbottigliamento Panamco controlla il mercato latinoamericano delle bibite. Ora possiede o controlla più di 70 società in 40 paesi e impiega 37.000 persone. A Porto Rico possiede 44 punti Blockbuster e la catena di supermercati Pueblo Xtra. Ha in portafoglio il 7% delle azioni della Spalding, marchio sportivo molto presente nel baseball, e di Evenflo, prodotti per bambini.

I suoi biografi a volte esagerano con le frasi gonfiate. Per il colombiano Gerardo Reyes, Premio Pulitzer 1999, Cisneros ha una "filantropica ossessione per il gravi problemi che affliggono l'educazione in America Latina". Anche l'analfabetismo funzionale angustia a volte il multimilionario venezuelano: "...il 45% dei latini che entrano nella scuola primaria arriva al diploma e il 40% di quei pochi che terminano la primaria non capiscono un articolo di 500 parole", dice Reyes.

Nella stampa venezuelana "una regola non scritta" obbliga gli editori ad esaminare con cura qualsiasi testo che alluda all'intoccabile imprenditore, ha scritto Reyen nella rivista Poder di Miami, non come un'accusa ma come un elogio. Cisneros si è presentato in una intervista al Wall Street Journal nel 1994 rilasciata al suo amico Vernon Jordan, avvocato famoso e membro della proprietà del giornale. Gustavo è attratto dal potere e della cultura. Sua moglie Patricia Phelps colleziona arte latinoamericana. Ronald e Nancy Reagan lo hanno incoronato inserendolo nella lista degli invitati illustri della Casa bianca. La nobiltà europea lo convoca ai suoi galà importanti. Henry Kissinger e David Rockefeller lo considerano loro amico. Ha stretto legami con il socialista Felipe Gonzalez mentre era al potere in Spagna, nonostante che la sua acquisizione delle Galerias Preciados di Madrid non fu un buon affare. Ha contatti con George W. Bush, ma di più con il padre ed ex presidente ed ex direttore della Cia, a cui non dispiacerebbe annettere l'impresa statale PDVA alle sue compagnie in Texas. Cisneros e Bush pescano spesso insieme in Florida e nei fiumi del Venezuela: battute di pesca abbondanti e di specie diverse. Di che cosa parleranno mentre pescano?

Cisneros ha avuto accesso a tutti i presidenti del Venezuela, che fossero "adecos" (cioè di Accion Democratica) o "copeyanos" (partito social cristiano Copei), è stato amico di Rafael Caldera (copeyano, 1969-1974 e 1994-1999) e di Jaime Lusinchi (AD, 1983-1988), che ha governato a mezzo con la sua segretaria e amante donna Blanca Ibanez, mezzo colombiana e mezzo venezuelana. Jaime gli chiese aiuto per rinegoziare il debito esterno del Venezuela. Lusinchi e Ibanez vivono ora il Costa Rica sotto "asilo politico" giacché il Venezuela li ha perseguiti con l'accusa di essersi appropriati in cinque anni di 8 miliardi di dollari Usa, una cifra simile a quella accumulata dal gruppo Cisneros in più di mezzo secolo.

LaRouche, il suo incubo

Il più grande incubo del venezuelano è stato Lyndon H. LaRouche, un "oscuro leader laburista nordamericano", secondo Reyes. In realtà si tratta di un economista con aspirazioni presidenziali negli Usa, cristiano integralista e acerrimo anticomunista - come Cisneros. Anima l'Executive Intelligence Review (EIR), pubblicazione polemica, al servizio del minuscolo Partito del lavoro degli Stati Uniti, di cui è massimo leader. Nel 1985 tentò di diffondere in Venezuela Narcotrafico S.A. (Doper), un libro che collegava il gruppo Cisneros al riciclaggio dei narcodollari. La polizia politica Disip (Direzione dei servizi di intelligenza e prevenzione), intercettò e sequestrò le 200 copie del libro che c'erano in Venezuela. Più tardi un tribunale proibì la circolazione del testo. Nessuno poté leggere il libro, la stampa nemmeno informò del suo contenuto. Governava Jaime Lusinchi anche se la Disp era controllata da Blanca Ibanez, la sua "segretaria".

Il tema ritornò fuori in un tribunale degli Stati Uniti nel 1992. Nora Hamerman, una stretta collaboratrice di LaRouche, portò Cisneros - in qualità di presunto proprietario di Univision - davanti alla Commissione federale delle comunicazioni (FCC). L'argomento chiave fu che il 14 febbraio 1985 il servizio dogane di Hollywood-Florida aveva scoperto 50 grammi di cocaina a bordo di un aereo della Pepsi Cola corp. di Venezuela che faceva capo a Aeroservicios Alas, entrambe imprese della Organizzazione Cisneros. Cisneros vinse di nuovo: gli restituirono l'aereo, non vennero formulate accuse contro l'azienda, il pilota o i passeggeri. La FCC autorizzò il cambio di controllo su Univision.

L'organizzazione di LaRouche ha pubblicato centinaia di opuscoli, pamphlet e libri con titoli suggestivi e provocatori. Chi è George Bush (padre)? E Il razzismo di Bush (idem), entrambi scritti da Harley Schlanger, contro il Bush degli anni '70: Radici genocide del Nuovo Ordine Mondiale dei Bush, di Kathleen Klenetsky. Nel 1994 tornò a occuparsi di Venezuela: La cricca Cisneros contro LaRouche, intervista con Carlos Wesley.

Quando Cisneros entrò in Univision, uno dei presentatori più noti del network si alzò durante una riunione con i nuovi proprietari e, in maniera molto serena, disse di stare attenti a evitare che i vizi della televione dell'America Latina (l'autocensura e l'utilizzazione politica del mezzo) non si trasferissero negli Stati Uniti. Nessuno poteva prevedere che George W. Bush, il figlio, avrebbe imposto vizi mediatici ancora peggiori durante la sua guerra personale "contra" Afghanistan. E nemmeno che Cisneros sarebbe stato protagonista di un golpe imprenditorial-militar-mediatico a partire da Venevision.

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Dossier FNSI a cura di Pino Rea | Impaginazione e grafica Filippo Cioni