III - Un nuovo tentativo di golpe

4 - L'opposizione lascia il campo

 

"Il 2 febbraio, sessanta giorni dopo l'inizio della serrata padronale - racconta ancora Jorge Martin - il cosiddetto Coordinamento democratico dichiara la fine della prova di forza contro il governo Chávez. Quest'azione, che puntava a provocare il caos nel paese per ottenere le dimissioni di Chavez e nuove elezioni, non è mai riuscita a paralizzare il Venezuela, perché, tranne i grossi centri commerciali, alcune grandi aziende della distribuzione alimentare e la Pdvsa (l'azienda che gestisce la produzione e la distribuzione del petrolio), il resto del paese non è mai stato bloccato, nonostante i rozzi tentativi di giornali e tv di dimostrare il contrario. L'opposizione, organizzata attorno alla Confindustria locale (la Fedecameras) e ai burocrati del sindacato Ctv, ha provato ad uscire a testa alta da questa prova di forza, con una gran raccolta di firme contro Chávez, un tentativo di mascherare il loro fallimento.

"Nelle ultime settimane il ritmo degli avvenimenti è diventato incalzante. Nel tentativo di tenere sotto controllo i prezzi degli alimenti di base - spiega Martin - il governo ha decretato dei prezzi massimi di vendita, e quando i produttori di farina di mais hanno minacciato la serrata, Chávez ha minacciato a sua volta l'intervento militare in queste aziende. 13mila lavoratori della Pdvsa sono stati licenziati il che rappresenta il 40% dell'organico, l'80% dei licenziati appartenevano alla cosiddetta "nomina mayor", gli alti dirigenti della Pdvsa. Sono stati licenziati per assenza ingiustificata per due mesi. Alcuni direttivi della Pdvsa sono processati accusati di sabotaggio.

Infine nella notte del 19 febbraio Carlos Fernández, accusato di "ribellione, tradimento della patria, istigazione a delinquere e devastazione", è stato arrestato da agenti della polizia.

Fernández era succeduto nella presidenza della Fedecameras a Pedro Carmona, esule in Colombia dopo aver capeggiato il fallito golpe dell'11 aprile 2002. Carlos Ortega, segretario generale della Ctv, il contestato dirigente sindacale che aveva appoggiato la serrata di dicembre, è ricercato con accuse simili. L'appello del Coordinamento dell'opposizione ad azioni di protesta nelle strade è stato seguito da poche migliaia di persone, riflettendo un forte calo nella capacità di mobilitazione della controrivoluzione in Venezuela". (Appendice 19)

Vai al terzo capitoloAVai all'inizioAVai al quinto capitolo

 

 

 

Dossier FNSI a cura di Pino Rea | Impaginazione e grafica Filippo Cioni